martedì 10 settembre 2013

..Tra le #cose che vanno e quelle che restano...

Tra le cose che vanno la prima in ordine di sentire è l'estate. Sento, respiro che sta scivolando via. A settembre l'aria cambia, di colpo, e te ne accorgi soprattutto al mare, lo senti sulla pelle, ovunque tu sia, anche nelle nostre isole più calde. Non è vero che le vacanze migliori si fanno a settembre, che il mare a settembre è più bello, che l'acqua è più calda e pulita, il mare, le vacanze sono belle in piena estate, quando il caldo è torrido e l'aria brucia tutto, i sensi, il cuore, la pelle, gli occhi, e incendia i miei capelli ogni volta che esco dall'acqua. Settembre è malinconico, è quasi autunno e senti già gli odori di tutto quello che sta andando via per sempre o che se ne è già andato mentre non riesci ancora a fare tue le cose che invece rimarranno, non ancora, non del tutto. Tra le cose che vanno ci sei tu, tu che non mi hai convinta, tu che non hai convinto il mio cuore, che non hai convinto la mia testa, la mia vita, tu che non hai convinto nemmeno la mia gatta. E non è stato il viaggio o Tabata o altro, nonostante i gesti carini, i pensieri carini, il tuo cervello affilato e i tuoi occhi grandi che quando mi guardano si caricano di allegria e di luce, c'è qualcosa in te che luce non è e mai lo sarà, anche se ti illumini quando siamo insieme e non so se te ne accorgi, e non so se lo sai, e io non voglio più parlare delle cose che non sai. Oggi  ho solo bisogno che sia tutto pronto, tutto perfetto, tutto semplice, tutto come non lo è tra noi, così ti lascio scivolare via come l'estate, come l'abbronzatura e l'acqua sotto la doccia.Tra le cose che vanno ci sono i lavori nuovi che ho fatto negli ultimi sei mesi, lavori che hanno rappresentato una libertà diversa, un salto in mondi e realtà diverse come non facevo da molti anni. Se ne vanno volti, parole, sorrisi, risate, cene, notti quasi insonni, baci. Se ne vanno i viaggi in macchina a scivolare sulla strada, sul paesaggio, a cantare e sognare e tenersi per mano senza parlare solo per assorbire tutti i dolori l'una dell'altra, gridarli fuori silenziosamente,voltare pagina, non pensare più, solo andare, andare avanti, perchè non siamo sempre noi a portare e decidere la vita e la fortuna e l'amore e il dolore, sono loro che scelgono noi, la vita sceglie tutto per tutti, anche il morire. Se ne vanno gli ultimi scampoli di alcuni sogni e di quelle convinzioni che pensavi ti tenessero in piedi, mentre resta la consapevolezza, a volte la pesantezza, altre la leggerezza e la curiosità per quello che resisterà, che rimarrà per sempre di tutto questo vivere, di tutto questo vissuto, perchè solo in tempo ce lo dirà. Solo col tempo ci accorgeremo di chi non era  di passaggio, di chi ha davvero qualcosa di tuo dentro di sè e ti rimane accanto nonostante tutto, nonostante te anche a volte, le cose che sbagli, i momenti negativi e di assenza, i momenti in cui ti sembra di avere dentro solo silenzio e buio.Tra le cose che restano ci sono i libri che ho letto, le lacrime di gioia versate per la prima volta, i "ti amo" detti a mia sorella, tutta quella forza di cui non sapevo di essere capace, tutta quella paura provata mentre la guardavo entare in sala operatoria, e quando non ne usciva, e mentre la vegliavo di notte come fosse una bambina, perchè lei è la mia bambina. Rimane quella sensazione di sollievo che provo tutte le volte che vedo la mia gatta rientrare a casa con il suo passo felino, elegante, i suoi occhi meravigliosi ed inconsapoveli, forse, di quanto io stia in pena tutte le volte che lascio che si allontani dal mio sguardo. Restano tutte le cose che ho cambiato, di me e intorno a me e quelle ancora in costruzione.E tra le cose che vanno e quelle restano ci sono anche quelle che ritornano.Ci sono giorni in cui quella forza che non so definire mi spinge ad alzare gli occhi e ad incontare i tuoi, i tuoi ancora così cielo, così mare in cui perdersi solo per un momento,quel momento che mi ricorda che tutto quell'amore è racchiuso ormai solo tra le pagine di quel libro che ho scritto e continuo a scrivere solo per te, per noi e per quel figlio che non è arrivato. Così affichè rimanga  per sempre, costante, fra tutte le cose che tornano e quelle vanno e quelle che restano, mi rimetto al lavoro e continuo a scrivere.