domenica 28 dicembre 2014

E intanto il tempo se ne va...

E intanto il tempo se ne va, mentre noi cambiamo e lui rimane sempre lo stesso, anzi, sembra avere sempre più fretta e sempre meno voglia di stare da solo. Se ne va e "si porta via" gli amici, per sempre, uomini e donne dei tuoi stessi anni, del tuo stesso tempo. Uomini e donne con più progetti di te, più sogni di te, più responsabilità di te, più gioia di te, e tu rimani incredula, smarrita, senza capire se senti più paura o dolore o quel senso di spreco che ti prende quando butti via qualcosa di buono e ancora intatto che hai dimenticato di consumare, o di indossare, o di usare. Il tempo se ne va sempre lo stesso, mentre noi cambiamo, cambiamo fuori, cambiamo dentro, cambiano tutto: case, compagni, gusti, stile di vita, lavori. Cambiamo, cambiamo tutto tranne una cosa, quel nostro modo di vivere che ci fa sembrare lontana la morte, che ci fa credere naturale il fatto che moriremo da vecchi, quando tutto sarà compiuto. Cambiamo molte cose si, tranne quel modo che abbiamo di vivere come se non dovessimo morire mai. Tutto quel nostro ripetere che si vive una volta sola, tutti quei link sui social che inneggiano al "carpe diem" Oraziano, sono solo modi di dire. Alla fine viviamo dando peso a cose che non ne hanno, litigando per banalità, stagnando in situazioni che non ci soddisfano, accontentandoci di cose che non sono amore, che non sono passione, che non sono vere, che non sono quelle che avremmo voluto per noi. Non siamo capaci di interagine in maniera aperta, mentiamo, a noi stessi prima, a tutti gli altri dopo. Non sappiamo chiedere scusa, prenderci la responsabilità di quanto di sbagliato diciamo e facciamo, e mille e altre cose. E intanto il tempo se ne va mentre noi non riusciamo ad imparare a viverlo, a vivere! E capita purtroppo che a darci la misura di tutto questo siano le perdite, l'assistere alla sofferenza, al dolore, a tutto quello che in un attimo ci porta via come se fossimo solo vento. E io poi, vivo da sola la bellezza di vivere e le paure, vivo da sola tutto gioiendo di una misantropia praticata con costanza, disciplina, soddisfazione e piacere. Non mi importa più dei giorni di festa e vivo come un peso il doverli trascorrere insieme ad altri, anche quando gli altri sono persone che amo. Lo faccio da anni ormai, non concedo più spazio a nessuno: nel mio cuore, nella mia mente, nella mia casa, nella mia vita, e metto a tacere anche lo spazio già occupato, per non soffrire più, per sentirmi forte da sola. Come se nel bilancio delle perdite e dei guadagni mi fossi rassegnata alla perdita. E' per questo che l'unico mio proposito per il nuovo anno è quello di cambiare ancora, cambiare di nuovo, magari tornando ad essere anche un pò com'ero prima, ritrovare dentro di me quella disponibilità, quell'apertuna verso gli altri che ho perduto ormai da un tempo che non ricordo nemmeno più. Ogni tanto sogno l'uomo che ho amato, e in quel sogno sono sempre felice, anche quando al risveglio sono confusa, quella sensazione mi fa sentire più leggera, mi riporta a me. Mi fa sperare nel tempo che verrà, nel fatto che posso ancora farcela a recuperare dal fondo del mio mare fiducia, speranza, amore, tutto quell'amore che conservo e che ho ancora da dare. M fa pensare che posso di nuovo far spazio dentro e fuori di me a qualcuno, anche se non ha i suoi occhi, anche se non ha il suo sorriso. Spazio nella mia vita, nella mia casa, in tutto il mio mondo. Perchè sono viva, perchè sono sana, perchè sono ancora forte anche se anch'io sono vento, a volte caldo e umido, a volte forte e inarrestabile, altre solo brezza leggera. Sono un vento capace di scatenare tempeste e poi quiete, un vento che può ancora generare, fare e disfare, ma pur sempre vento, vento che domani potrebbe non esserci più e la vita e il tempo andrebbero avanti lo stesso, allo stesso modo, anche senza di me. Non guarderò più a quel passato che mi ha fatto credere di aver perso per sempre il futuro, anche se futuro potrebbe significare un giorno, un mese, un anno o chissà quanto, perchè nessuno può sapere quando il nostro vento finirà. L'anno che sta arrivando non voglio solo sognarlo, l'anno che verrà voglio essere felice.

domenica 7 dicembre 2014

Gli uomini preferiscono le bion... le bell.... le babbe

La prima cosa da specificare è che la parola “uomini” viene qui usata per esigenze linguistico -letterarie, e perchè a farmi pensare al possibile titolo di questo post è stata quella famosa frase che da il titolo ad un vecchio film che non ho visto. Sarebbe stato più elegante scrivere gli uomini preferiscono le "gonne", ma l'ho ritenuto meno efficace dal momento che il significato andava in qualche misura, comunque, spiegato. 
Di questa categoria di uomini quasi sempre superficiali fino all'orticaria diciamo già a terza, quarta vista, talmente stronzi da far tenerezza, mediocri oltre ogni dire, in genere anche ignorantelli qualunque professione svolgano, ma anche bellocci, all'apparenza sicuri di sè per ragioni che non si possono qui spiegare e che noi donne intuiamo sempre a primo colpo ormai, dicevo di questa categoria di uomini di cui potrei continuare ad elencare pregi e qualità, mi piace il fatto che qualunque cosa si dica in senso dispregiativo nei confronti del genere maschile non pensano mai di essere inclusi nella categoria. Non pensano mai che possa essere riferito anche a loro. Fantastici. Dico, ma come si fa a non amarli mentre pensi e ripensi a cosa possa esitere al mondo di più noioso!? Sono capaci di parlarti per ore di un altro uomo descrivendone la miserevole vita sentimentale e umana senza rendersi conto che stanno parlando esattamente della loro, uguale, che quel traditore seriale con la fidanzata fissa è esattamente come lui, vive come lui, sceglie la stessa “babba” addormentata scarpa comoda perchè calza a pennello alla sua banale, sporca, insignificante vita. Stesso modus vivendi, pensandi, operandi. Praticamente allo specchio! La stessa babba che lui definisce la mia relazione, o fidanzata, o la persona che frequento, o il sogno di una vita a due per lei, a tante per lui.
 E me lo chiami amore questo amoreee? Cantava Baglioni negli anni 70.
Poi c'è sempre la categoria strafigo, bello, sexy, elegante, anche intelligente, che sceglie la bruttina dolce che non fa altro che marcare il territorio, la babba che crede di essere scaltra, altra donna con la gonna.Quelli che li leggi sui social e ti chiedi come mai lui non si senta imbarazzato, come mai lui lo consenta, e intanto la tua montata lattea arriva a livelli clinici, tanto che devi correre ai ripari chiedendo alla ginecologa quelle pillole per smaltire il tutto senza dover ricorrere ai reggiseni post partum. Contento lui, contenti loro, contenti tutti!
 Dei primi mi fa paura il vuoto che hanno dentro, il vuoto che non sentono, non vedono, il vuoto che trasmettono; dei secondi non mi fa paura niente, solo mi dispiace per la loro debolezza, magari insicurezza, per quello che li porta a scegliere donne comuni, banali, invece che normali. I primi le meritano, i secondi si accontentano di rapporti non alla pari, più sicuri, chissà magari perchè nel loro passato qualcuno è stato difficile e doloroso da gestire. E poi si sa, quasi tutti gli uomini reggono bene l'alcol, ma il confronto...
 Non si può infine, in questa che è davvero una sintesi, sto infatti pensando ad un intero libro sull'argomento, non si può dicevo non scrivere della categoria più comica, più ridicola, ossia quella degli sposati che dicono che in fondo, in realtà, in verità ti dico, una moglie non ce l'hanno più, anche se vivono nella stessa casa, fanno coppia alle riunioni professori- genitori, alle feste, in cucina, sul motorino, ovunque. In genere sono anche quelli che vogliono convincerti del fatto che "gli uomini non sono tutti uguali" mentre ci provano con te subito, o da anni, con te e con tutte quelle che gli vengono a tiro. Quello che invece non  gli viene mai in mente è che gli UOMINI, appunto, ti piacciono e molto, che ne hai amati, che magari ne ami anche uno, che lo sai benissimo che non sono tutti uguali semplicemente perchè non hai la loro ridotta capacità di pensiero e giudizio, loro e di tutte le "babbe" che hanno intorno a cui sentono ripetere spesso la suddetta, stupida frase. Ma qui non voglio parlare di tutto il buono e il bello e il denso e il magico che io amo in altre categorie di uomini, o nel mio. Bisogna essere grati a quella selezione naturale che non ci fa piacere a tutti, che non ci fa scegliere da tutti, ma solo fra di noi, o non scegliere anche a costo di restare "da soli", per chi è forte abbastanza, per chi si ama abbastanza, perchè ognuno deve stare e sta con la sua gente. Sempre. Per fortuna!