martedì 27 febbraio 2018

#Nonmiavetefattoniente

Non mi avete fatto niente voglio interpretarlo come il doloroso grido di rabbia di chi sa con assoluta certezza che la sua vita sarebbe stata diversa se avesse avuto la fortuna che hanno quelli a cui nessuno e niente ha fatto nulla. La dolorosa rivalsa di chi si ama, si accetta, si rispetta pur avendo la consapevolezza che sarebbe stata una persona diversa se la sua vita avesse seguito un percorso regolare, se il mondo fosse stato un posto migliore, se gli uomini non rappresentassero il fallimento dell'umanità, se quelli incontrati sulla propria strada fossero stati uomini sani e non deviati, disturbati, cattivi, disumani. Non mi avete fatto niente, non mi avete tolto niente, è un'illusione, e nel particolare e nel generale. Un'illusione che suscita tenerezza e rispetto e amarezza. Nel generale riguarda chi si è visto la vita devastata da un dolore che si sarebbe potuto evitare senza la furia cieca, omicida, di chi, uccidendo, togliendo amore, affetti, vita ad altri esseri umani: i figli ai padri, i padri ai figli, solo per il citare il testo, condiziona inevitabilmente la nostra, perchè abbiamo dovuto imparare crescendo, che le cose peggiori non succedono solamente agli altri. E allora ci stringiamo, limitiamo sogni, confini, viaggi, abbiamo paura, e chi dice di non averne o mente o è incosciente o vive ancora nell'irrealtà della fanciullezza sottoponendosi consciamente o inconconsciamente al lavaggio del cervello delle marce sul coraggio che non abbiamo, che non abbiamo avuto e che non avremo mai più.
 Non ci avete fatto niente? Abbiamo permesso che ci faceste tutto invece, che ci toglieste tutto, perchè andare avanti nella vita non significa stare bene, perchè sorridere non significa non capire,essere tranquilli, non avere paura, terrore, di tutto, di tutti ormai, perchè non c'è bisogno di andare lontano per essere uccisi, a volte basta entrare in un ospedale fatto di uomini che hanno generato una società di gente che occupa posti che non dovrebbe occupare,o in un tribunale senza legge ormai, in un mondo fuori controllo. Basta sedersi a ridosso delle vetrate di un ristorante in una qualsiasi città, camminare per strada, andare in discoteca, ovunque è in agguato tutto quello che può distruggere la nostra vita in un soffio, la nostra cosi come quella di chi ci ama e amiamo, segnando per sempre il nostro destino. Non ci avete fatto niente? Viviamo carichi di dolore sottopelle, viviamo giorno per giorno, senza pensare a domani, respirando aria e cielo e mare come fosse un miracolo, esattamente come fa da sempre, chi è abituato alla guerra. Ogni giorno guardiamo chi amiamo con occhi e amore sempre nuovo, pregando che possa durare il più a lungo possibile, tutto, perchè in un mondo inquinato da ogni male come il nostro, è come giocare alla roulette, e non sappiamo chi geneticamente, ancestralmente, divinamente possa avere più fortuna. E' un mondo di menzogne dove la vita umana non ha più il valore che ci hanno insegnato quando eravamo bambini, almeno a noi di quegli anni che adesso sembrano appartenere ad un altro mondo. Chi ha scritto il testo, nel particolare quindi, più che ai terroristi lo dedica ad un padre violento-sostiene -un padre che lo ha costretto a scappare bambino dalla sua casa, dalla sua terra, per rifarsi una vita altrove: non mi hai fatto niente grida. Sorrido con amarezza per quello che altro non è che dolore, rabbia, perchè sappiamo bene che essere traditi da chi amiamo di più, è peggio che essere traditi dal mondo, dalla società, dagli amici, dagli uomini tutti. E non sarai mai la persona che saresti potuto essere, diventare, non riuscirai mai a dare interamente tutto quello che avresti potuto dare se solo fossi cresciuto come un bambino normale.Chi ti ha ha tradito ti ha tolto la capacità di guardare qualsiasi altro essere umano con fiducia, di guardarlo e non pensare che potrebbe essere marcio anche lui, quel dubbio di cui conosci l'origine accompagnerà per sempre tutti i tuoi rapporti anche se vorresti superarlo, non sentirlo più, è radicato in te con radici inestirpabili. Sarai quello sei, magari un passo avanti agli altri, dal momento che non sei stato mai bambino, magari, sotto molti aspetti, forse, sarai anche migliore di molti altri, ma rimarrai sempre dolente, dolorante, non potrai mai dimenticare nulla, e quando meno te lo aspetti avrai di nuovo il cuore rotto come se tutto fosse successo in quel monento, e occhi lucidi e profondi come pozzi dove solo tu riesci a vedere quello che ci sta dentro. Sarai sempre diverso, nel bene e nel male. In pochi hanno la fortuna di uscirne migliori, di uscirne più forti, molti, se va bene, diventano quello che gli è successo. Altri qualcosa di peggiore. E vale per tutta l'infanzia violata, derubata, in qualsiasi modo, in qualsiasi luogo.
 Non ci avete fatto niente? No, ci avete avete fatto tutto e continuate a farcelo, e non c'è modo di difendersi, non ce n'è più, non c'è mai stato un modo in realtà, e non so davvero quando e chi riuscirà a vedere la fine di tutto questo.

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