mercoledì 3 luglio 2013

#Amami... senza domani senza farsi del #male.

Siamo noi che lo abbiamo insegnato a loro adulti del futuro o loro che lo hanno insegnato a noi?
Noi, chi siamo noi se non adulti in un presente dove siamo ancora ragazzi senza esserlo più già da un pezzo, noi ancora o di nuovo soli, noi che non sappiamo da dove viene questa immaturità affettiva che non riusciamo a superare qualunque sia stato il nostro percorso, qualunque siano state le nostre esperienze, nonostante gli incontri e gli scontri e i colpi incassati e sferrati. Siamo stati costretti a "ricalcolarci" come i nostri navigatori, ad imparare a vivere tutto senza pensare a domani, a prenderci l'oggi, nel lavoro, nella vita, nell'amore, nel sesso. L'oggi perchè abbiamo paura, paura che domani non ci sarà, nella vita, paura che domani possa succedere di non desiderarci più, nel sesso, di guardarci e non riconoscerci più, nell'amore, di sentire che tutto è fallito, finito, nel lavoro. Paura oggi più di ieri perchè i  nostri coetanei muoiono ogni giorno, perchè viviamo in un mondo infetto e infettato di tutto, ma questo si dice sottovoce o non si dice. Le nuove generazioni sanno tutto prima di noi soprattutto sui rapporti, hanno bruciato tutte le tappe, sanno già che prima o poi tutti gli amori finiscono, sanno già che prima o poi ci si farà irrimediabilmente male. Non hanno i nostri sogni, le nostre illusioni ma non hanno nemmeno le nostre passioni se non per un momento, un attimo, un istante in cui sembrano più vivi di quanto noi siamo mai stati. E' così che sei tu, tu che hai solo 25 anni e sembri un uomo navigato, tu che hai occhi profondi come pozzi, che sei bello come Keanu Revees quando aveva la tua età, tu che senza che io possa farci nulla mi tieni ferma e metti la tua bocca dentro la mia. Tu che sai cosa fare per accendere il desiderio che ti porterà ciò che vuoi, tu che sai come prenderti tutto e si sente, tu che hai meno anni di mio fratello, tu che all'improvviso irrazionalemte diventi una tentazione, un pensiero, un desiderio che mi lascia sgomenta, sgomenta e immobile. Resto ferma sulla soglia del tempo perchè sono passati 15 anni da quando non ho un ragazzo di 25 e non so davvero come tornare indietro, sono come abbagliata davanti ad uno Stargate e non so come dirtelo perchè non riesco a sottrarmi alla tua malia. E anche se non vivo più nel paradiso terrestre ti vedo come una splendida mela che non tocca a me mordere perchè mi sembrerebbe di rubare qualcosa dal tuo presente e dal tuo futuro, qualcosa che non è giusto mi appartenga ancora, qualcosa che appartiene ad altre ormai. Ma quando mi allontano e tu sorridi, quando ti volti indietro a guardarmi con quegli occhi carichi di mondo e di vita, mi sento improvvisamente piena di sole e calore e sangue e cielo e acqua di mare e penso che si, hai ragione tu, su tutto. Hai ragione anche su quello che non dici e vorrei cantarti anch'io l'inno della vostra giovinezza, cantartelo da dentro quel dolore della perdita che come noi vivete anche voi, gridarti va bene: amami senza domani, come la terra la pioggia d'estate, amami senza domani senza farsi del male, amami adesso poi domani chissà....

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