Prima di amare lui e il suo nome non
ti eri mai accorta di quanti altri uomini o ragazzi o bambini e
persino neonati si chiamassero allo stesso modo. Non esiste giorno infatti in
cui il suono del suo nome non ti faccia trasalire o ti colpisca come
un dolore, una freccia, una pallottola al cuore. Poi ti capita pure di sentire al
telegiornale che insieme ad altri come per esempio: Marco e Francesco, il suo è
il nome più comune d'Italia. E tu che pensavi che fosse raro, come
lui! E tu che pensavi che solo lui si chiamasse così. Ma la cosa più
inquietante è che guardi ogni uomo che porta il suo nome come se
anche lui potesse essere un potenziale grande amore, lo osservi per
trovare somiglianze, umane, caratteriali, fisiche, psicologiche.Tutto per pronunciare di nuovo quel nome tutti i giorni, col cuore e il pensiero, tutto pur di sentirselo risuonare fra le labbra, tutto per rivedere di nuovo quel nome sul display del telefono ogni volta che squilla o arriva un messaggio, tutto pur di scriverlo di nuovo come fosse nostro. E se
qualcuno è anche bello, certo in maniera diversa, nessuno potrà mai essere bello
come lui, pensi che si, sicuramente anche il nome ha le sue responsabilità
in questo, come dire appunto: il destino nel nome. Capita quindi che per noi e
la nostra vita rispetto ad altri, sia importante qualcosa che nemmeno
scegliamo noi. Sarà un caso infatti che come per reazione a catena
ad un certo punto cominci a collezionare fidanzati tutti con lo stesso
nome? Sarà un caso se un mio ex fidanzato aveva avuto e ha donne
che portano tutte il mio stesso nome? L'importanza di chiamarsi
Ernesto, Riccardo, Francesco, Marco o Cristina, Elisabetta,
Annamaria, non è quindi cosa da poco. L'importante per me è chiamarsi Alessandro.
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