lunedì 29 aprile 2013

E aspetto...

E aspetto, aspetto il tempo in cui ti rivedrò, in cui saremo di nuovo nello stesso spazio, nello stesso mondo. Aspetto perchè sei un sogno, perchè l'ho sognato e i miei sogni non mentono mai. Aspetto che i tuoi occhi mi guardino ancora, come allora, come quel pomeriggio in cui ci siamo visti per la prima volta, come quella notte in mezzo agli altri, dimentichi di tutto e di tutti. Aspetto quel tuo sguardo ardente, come il mio, quei tuoi occhi nocciola, come i miei, quei tuoi occhi profondi, consapevoli, doloranti e felici allo stesso tempo, come i miei. Aspetto di sentirmi piccola piccola rispetto a te che sei così alto e imponente, di sentirmi al sicuro guardando i tuoi polsi forti, le tue braccia forti, le tue caviglie forti ; io vicino a te, sembro proprio un uccellino, tu uccellino lo sarai abbracciato al mio petto, fra i miei seni accoglienti. E aspetto di pronunciare il tuo nome, di sentire nella testa le pulsazioni del mio cuore, nel mio stomaco quelle del desiderio, quello che ti immobilizza e ti appassiona fino al dolore. Aspetto quei tuoi baci, quella bocca che solo tu hai, quel sorriso che solo tu sai farmi. Aspetto di ascoltare la tua voce, il tuo accento che tanto mi piace, di accarezzare i tuoi capelli marroni e lisci e belli che profumano di uomo. Aspetto si, e questa volta non lascerò che una guerra di mondi ci separi, questa volta fra noi non saranno mille minuti, ore, notti. Questa volta fra noi, di me e di te, saranno molto, molto più di mille di giorni.

4 commenti: